‘Fìdaty’, dicono, ‘I love you’. ‘Precarity’, diciamo noi, ‘I escape you’.
‘La nostra è un’azienda partecipativa che valorizza il
contributo di tutti. Entra nella squadra Esselunga, se sei un giovane
dinamico vieni a lavorare con noi’.
ESSelunga Spa, 128 punti vendita nel Centro-Nord d’Italia, 17 mila
dipendenti e un fatturato di 5 miliardi di euro, è uno degli esempi più
clamorosi di sfruttamento del lavoro precario in Italia. Una storia
fatta di prepotenze, di mobbing, di piccoli kapò che ricattano,
impongono il silenzio e infondono terrore, imprigionando
migliaia di donne e uomini alle catene del lavoro contemporaneo.
Il caso della lavoratrice peruviana umiliata e poi picchiata, qualche
mese fa, non è un’eccezione, è una filosofia. Di casi come il suo, tra
le lavoratrici e i lavoratori ESSelunga, se ne trovano tanti. Vogliamo
farli conoscere, metterli in rete, raccogliere i consigli per
difendersi nel proprio SSstore e le risposte alle domande comuni di
cassiere e magazzinieri della catena SS: ‘Ma
perché, se ho un contratto part-time, me lo spezzano in due tranche di
tre ore al giorno, con quattro ore di pausa nel mezzo? In questo modo,
la mia giornata non si allunga a dieci ore di lavoro complessivo?’.
Possiamo fare a meno di sapere se si tratta di ‘cavallucci o
peperoncini’, di ‘mongolfiere o cipolle’, con buona pace di Fico della
Mirandola, ma non possiamo smettere di domandarci se una cassiera con
contratto a termine non ha diritto a dignità. E come deve fare a
pretenderla.
Stiamo, perciò, cospirando con voi. Visita il blog delle/dei
lavoratrici/lavoratori SSlunga. Partecipa, raccontaci la porcheria di
cui sei stata/o
testimone, spiegaci la tua ribellione (personale o collettiva), facci
una domanda
sui tuoi diritti. Più informazioni chiedi, più segnali anonimamente il
tuo/la tua aguzzino/a, più ti colleghi, più collezioni punti sulla
Precarity card dei precari SSlunga, appositamente preparata per te.
Precarizza il precarizzatore e scopri i premi, perfettamente adeguati
alla posta in gioco: la libertà nel/sul lavoro.